L’esposizione riunisce una selezione di opere di Stefano Graziani che dialogano tra loro senza riferirsi a un unico tema. Architetture, oggetti, natura, città, persone e molto altro ancora compaiono nelle sue fotografie senza mai imporsi come soggetti dominanti, ma presentandosi piuttosto come elementi di una trama complessa e stratificata.
Sfidando i codici e le convenzioni dei generi dell’arte e della fotografia, Graziani li combina tra loro: il rigore della fotografia di architettura, intesa qui come ideale punto di riferimento (si vedono gli edifici e gli oggetti di numerosi autori del passato e del presente, da Le Corbusier a Wittgenstein, da Giancarlo De Carlo a Gio Ponti), si sfilaccia in immagini che sacrificano la concezione dell'inquadratura come dispositivo per isolare un soggetto, sfruttandone al contrario la straordinaria capacità di affiancarne molti.

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The exhibition brings together a selection of works by Stefano Graziani which engage in a dialogue with each other without referring to a single theme. Architecture, objects, nature, cities, people and much more populate his photographs without ever claiming a dominant role but rather appearing as elements of a complex, layered plot.
Graziani defies the genre codes and conventions of art and photography, combining the two: the rigour of architecture photography, understood here as an ideal reference (see the buildings and objects of numerous past and present authors, from Le Corbusier to Wittgenstein, Giancarlo De Carlo to Gio Ponti), unravels in images that sacrifice the concept of framing as a device to isolate the subject, taking advantage instead of its extraordinary capacity to bring many subjects together.

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